Commissariato di Polizia di Frascati: il green pass non ha funzionato

Pubblichiamo la lettera del Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia, giunta anche alla nostra redazione e indirizzata al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia, a seguito della morte di un loro collega, il Commissario Capo in servizio alla squadra investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Frascati. Massimo Biazzetti di 59 anni

Il Commissario capo, come spiega nella lettera il Sindacato di Polizia, aveva ricevuto entrambe le dosi di vaccino, ma si è infettato. I colleghi di lavoro vaccinati anche loro risultati positivi.

Una lettera che fa riflettere ancora una volta sull’utilizzo del Green pass spacciato come un salvacondotto per creare ambienti sicuri. La morte del Commissario confuta tale convinzione.

«Illustrissimo Signor Ministro dell’Interno e Signor Capo della Polizia questa OS Cosap ha appreso con profonda tristezza la notizia della prematura morte di un nostro collega, Commissario Capo in servizio alla squadra investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Frascati, per cui si unisce al dolore della famiglia di Massimo e dai colleghi per l’immenso dolore che gli ha travolti.

La scrivente OS Ccosap non può esimersi dal fare alcune vere considerazioni e sottoporle alle SS. LL allo scopo di prevenire ed eventualmente evitare quanto già tragicamente accaduto.

A riguardo giova sottolineare che il collega deceduto avesse ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti covid-19 ma infettato si ugualmente dopo un ricovero d’urgenza durato circa una settimana ispirato.

Illustrissime SSLL non possiamo sottrarci dall’ analizzare in primis il luogo di lavoro ove sarebbe avvenuto il contagio ossia gli uffici del commissariato di pubblica sicurezza di Frascati e nello specifico gli ambienti della squadra investigativa.

Detta squadra era composta da sei Unità, 4 dei quali vaccinati tra cui il caro Massimo, e due no, i due colleghi non vaccinati non possono certamente essere additati qua gli untori poiché erano assenti da tempo dal lavoro mentre tra gli altri quattro tutti muniti di Green pass ottenuto con doppia dose vaccinale ben tre sono risultati positivi.

Quanto accaduto conferma ancora una volta che il Green pass non sia garanzia scientifica di non contagiosità è che purtroppo non sia sinonimo di assoluta protezione dal contrarre forme gravi Di covid-19 che possano portare alla morte.

Alla luce di quanto sopra i nunciato questa OS Cosap ritiene che l’unica strada da percorrere per la tutela dei lavoratori e di riflesso dei luoghi di lavoro oltre al distanziamento ed all’uso della mascherina sia quella di sottoporre indistintamente tutto il personale ai tamponi meglio se salivari che possano consentire maggiori margini di sicurezza senza tuttavia far gravare i costi sui dipendenti.»

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